Perchè un'associazione di genitori nella nostra scuola

L'associazione dei Genitori della scuola dell'Infanzia ed Elementare Enrico Toti di Roma è aperta a tutti coloro che abbiano interesse e piacere nel partecipare alla vita della scuola dei nostri bambini e che credano nella ricchezza dell'interscambio tra la scuola e il territorio

venerdì 24 dicembre 2010

SOTTO L'ALBERO

Con qualche giorno d'anticipo la Scuola Toti ha trovato sotto l'Albero di Natale un bel montascale, installato e collaudato e un giardino di nuovo sicuro dove poter giocare. 
In realtà nelle nostre 'letterine' avevamo chiesto molto di più. 
Avevamo chiesto una nuova Biblioteca senza amianto, la possibilità di riaprire il cancello principale e di tornare ad uscire ed entrare tutti alla stessa ora, un posto dove incontrare gli altri genitori e magari una bacheca. Forse anche un ascensore. 
E perchè no, una scuola pubblica e di qualità dove tutti siano i benvenuti e ciascuno possa portare la propria storia, le abilità, la cultura e il proprio entusiasmo. 
E dove tutto questo possa essere condiviso con gli altri. 
Speriamo che almeno la Befana non se ne dimentichi!!! 
Noi comunque continueremo ad impegnarci per ottenerlo.




sabato 11 dicembre 2010

BIO...MA FORSE NO

Già da qualche giorno è stata resa nota una Circolare del Dipartimento Servizi educativi e scolastici del Comune di Roma datata 1/12/2010 e firmata da direttore del Dipartimento Dr. Giovanni Williams, in cui si autorizzano le ditte fornitrici delle mense scolastiche a sostituire alcuni alimenti allo scopo di contenere i costi. Suino al posto del coniglio, prosciutto cotto al posto della bresaola, carote al posto dei pomodori pachino. Inoltre alcuni alimenti biologici sono stati sostituiti con quelli convenzionali (parmigiano, burro, riso). Insomma dopo la recente 'rimodulazione' delle tariffe della mensa anche la beffa del peggioramento del servizio. 
Questo tipo di decisioni, prese a discapito del benessere dei bambini, non può essere ignorato da noi genitori. Qualcuno ha già cominciato a chiamare il Dipartimento e a chiedere chiarimenti alla dietiste, a coinvolgere i GAS (gruppi di acquisto solidale). Voi cosa pensate si possa fare?